mercoledì 4 agosto 2010

Il lavandino

Mia madre ha un'amica. Un giorno mia madre si autodefinì "il lavandino" di questa sua amica, perchè quest'ultima la contattava solo quando stava male, e quando era mia madre ad avere problemi lei non la cagava di striscio. Un pò come un lavandino in cui si va a vomitare quando si ha bisogno. Mi piace questa definizione. Ho deciso di non rendere nessuno dei miei amici "il mio lavandino", anche perchè dopo un pò sarebbero diventati ex-amici. Quindi ho deciso di aprire questo blog, in cui "vomitare" ogni qualvolta ne ho bisogno. Non ho postato per mesi per il semplice motivo che sono stato relativamente bene, e quando non sto male non riesco a scrivere. Ho avuto qualche scazzo momentaneo ma nulla di abbastanza forte o duraturo per darmi il tempo di buttare giù due righe qui. Ora voi penserete quale catastrofe mi abbia riportato a rivisitare questo blog. Almeno spero. Non lo so nemmeno io. Forse perchè tra un mese ho un esame e non ho voglia di aprire libro, forse perchè i miei fanno tira-e-molla, un giorno si amano un giorno litigano, o forse perchè il mio proposito di perdere peso per l'estate è sfumato per colpa della mia pigrizia, così come l'idea di farmi una cazzo di vita sociale. La pigrizia è innata, ci sono dei periodi in cui faccio tanto ma tutt'ora non mi spiego il come ci riesca. Quindi, caro il mio blogger, qual'è il punto della situazione, perchè cazzo stai scrivendo sto post ? Boh. Ah, ora ricordo, volevo parlare di quanto mia madre rompe i coglioni oggi, il lavandino doveva essere un modo per iniziare il post, poi mi sono lasciato prendere la mano. Quattro virgole in una frase, un pò troppe. Non so se mia madre abbia le sue cose, non ci ho mai fatto caso e non mi interessa, ma mi basta vederla in faccia per capire che gli girano. In 20 anni, tra poco 21, ho imparato come gestire mia madre. In 5 anni di liceo con 15 compagne di classe, ho imparato abbastanza come gestire le donne. Ma tornando a mia madre, mio padre in 30 anni di matrimonio e mia sorella in 29 anni di vita, ancora non hanno capito per un cazzo come comportarsi. Potrei usare le prossime 30 righe per elencare tutte le cazzate che fanno, ma ve le risparmio.

Quindi il post era solo un modo per dire "Sono tornato, e proverò a rimanere".

C.

sabato 3 aprile 2010

Il letto

Ieri è iniziata come una giornata normale, poi è successo il patacrack. Sarebbe una storia troppo lunga (e magari sarebbero un pò anche cazzi miei...), ma in sostanza mia madre ha di nuovo fatto una cazzata...Le giustificazioni stavolta non ci sono, non ci casco, è troppo...Si, i primi mesi poteva dare la colpa a mio padre, ci stava, ma dopo tre anni, no, è andarsele a cercare. Quindi, cosa succede ? Litigano fino a sera, con gli urli che si sentono con tre porte chiuse e il cuscino sulla testa...Smettono, mi tocca dover studiare dalle 19 alle 22 (eh sì, tra nemmeno un mese ho un esame, alla faccia dell'appoggio...), poi mi stufo e smetto, è notte. Vado a letto, mia madre rimane a dormire sul divano.
Sabato mattina. Mi sveglio ad un'ora imprecisata...Non oso muovermi, tendo le orecchie. Il cane russa, nessun altro rumore. Rimango lì, sò che mia madre verrà a svegliarmi per portarlo fuori, e dovrò stare un ora a sentirmi ripetere le stesse cose...Non ho nemmeno il coraggio di prendere il cellulare per guardare che ore sono, ho paura di svegliare il cane. Passano i minuti, poi mia madre si alza. La aspetto. Non entra, esce da sola con il cane. Perchè ? Non capisco. Mi addormento, faccio sogni strani. Mi sveglio quando mia madre torna. Sento che pulisce il cane e gi fa da mangiare, poi si alza anche mia sorella, che va al lavoro. Alle 9:50 mia madre mi sveglia, die che deve andare a fare la spesa. Sembra arrabbiata con me, non capisco. Io cosa centro ? Prima di uscire mi informa, con tono offeso, che ieri notte, è venuta a salutarmi quando è andata a letto, mi ha chiesto di dormire con lei e io avrei risposto "no". Io le dico che non mi ricordo, ed è vero. Inoltre, presumo sia andata a letto dopo che mio padre è andato al lavoro, quindi si parla dell'1:50 le 2:00 di notte...Io dormivo già da 3-4 ore, come pretendi che se mi sussurri qualcosa ti risponda, ed in modo sensato ? Quante volte anche lei blatera nel sonno ? E poi, parliamoci chiaro, anche se fossi stato cosciente (e non era così) avrei risposto no, per ovvi motivi...Niente, rimane offesa a morte...Dice che non c'è niente da fare...Dice che è come quando qualcosa si rompe, puoi reincollare tutti i pezzi, ma non è più come prima...A me, snceramente, se a una cosa ci tengo davvero, se si rompe la reincollo, e faccio di tutto per non farla rovinare più...Ma evidentemente ho idee diverse. Ora rieccomi qui. Dimenticavo l'ultima "perla"...Dato che mio padre ha avuto la "brillante" idea di dire a mia madre che lei rovina tutte le feste (vero...), lei vuole passare pasqua da sua sorella, così dice che "non ci rovinerà anche questa festa"...Poi si aggiunge mio padre con un "perchè te e tua sorella non andate a mangiare fuori...?". Ora, evidentemente nessuno dei due ha capito un cazzo di me. A me non frega di avere il "bel pranzo", ma voglio la mia famiglia unita a tavola, tutto qui, non mi basta altro. oggi ne parleremo, spero pure con mia sorella, ma è la volta che mi incazzo davvero...Poi, se mio padre tira di nuovo fuori la storia del ristorante (già più volte proposta, gli ho sempre risposto "NO" ma evidentemente non ci arriva...) è la volta che davvero gli rispondo male. Sono stufo, ora provo a studiare, ma sinceramente la mia voglia di fare qualunque cosa è pari a zero. Mi sono rotto i coglioni di tutto e tutti.

C.

martedì 30 marzo 2010

La doccia

Sono passati un pò di giorni...Ci sono alti e bassi, ma sembra che la situazione si stia stabilizzando. Oggi è stata una bella giornata, anche se stasera ho notato dei brutti segni...Spero che domani mattina non si scateni la tempesta. Comunque domenica ho avuto la forza di farmi una doccia, finalmente. E' stato liberatorio. Tra un mese ho il primo esame, ho iniziato a preparami. Ho ordinato i libri un mese fa, ancora non è arrivato nulla, sono piuttosto incazzato. Il tempo scorre, la sessione di esami si avvicina, e non so dove mettere le mani. Devo dare almeno 6 esami in 4 mesi, spero di farcela.

C.

mercoledì 17 marzo 2010

Ho paura

Ho paura di uscire di casa. Ho paura di uscire di casa, perchè non saprei cosa mi aspetta quando torno. Stamattina sono rimasto in casa, ho detto che la tale lezione non era importante. Cazzate. Ma oggi pomeriggio mi tocca, mi tocca davvero. Ieri ho pregato, ho pregato perchè stamattina doveva andare tutto bene. Il babbo è a casa, dovevamo portare fuori il cane. Apro gli occhi, tutto tace. Prego ancora. Dio, ti chiedo solo di darmi una mattinata di serenità, di non farmi uscire questo pomeriggio coi pensieri. Sento i miei che parlano, mia madre si allaccia qualcosa. Mio babbo dice "Cavolo, ne ha di bottoni...!" Basta questo, mezz'ora di urla. Mi alzo, mi vesto, usciamo in macchina, Portiamo il cane in riva al fiume. Scene da matti per nulla, mi azzardo a dire qualcosa, non riporto la risposta. Per fortuna al ritorno mia madre si è infilata nel letto, spero che dorma anche tutto il pomeriggio. E' strano. Quando ero piccolo, i miei litigavano in cucina, con la porta chiusa, e io mi nascondevo per origliare, non capivo molto, ero piccolo. Poi verso i 14 anni ho iniziato a fregarmene. Mi chiudevo in camera, con la testa sotto il cuscino, ho ancora meglio con le cuffie nelle orecchie e la PSP, volume al massimo per non sentire nulla. Invece da un pò devo di nuovo ascoltare quando litigano, voglio sentire, capire perchè, se qualcuno ha ragione o se posso fare qualcosa. Ho capito solo che discutono per delle cazzate, ma davvero delle cazzate insignificanti, e questo mi fa stare male. Oggi devo uscire, ho solo paura di tornare e trovare solo uno dei due in casa.
Pregherò che non sia così.

C.

lunedì 15 marzo 2010

Lunedì mattina

Oggi sarei dovuto tornare all'università...In realtà non avevo voglia di lasciare mia madre da sola, mi è venuto in aiuto il fatto che le lezioni di oggi sono state annullate, avrei solo un ora. Che diamine, ci metto, andata e ritorno, tre ore, cosa vado a fare per un ora di lezione ? Sto a casa. Apro gli occhi alle 8, tutto fa silenzio, il cane russa. Mia sorella si sveglia alle 8:30, mia madre alle 8:40. Urla. Mia sorella ha fatto la lavatrice del nero, e non ha lavato il suo body. Cavolo. Fino a 7 anni fa, mia madre era incazzata perchè mia sorella non faceva nulla. Poi mia sorella, stufa, ha iniziato a lavarsi e stirarsi la sua roba. Davvero, mia madre non gli ha più lavato un calzino. Solo una volta gli ha chiesto di lavargli la divisa che non aveva tempo (apriti cielo...). Allora da 7 anni mia madre è incazzata perchè mia sorella lava e stira solo la sua di roba...Vorrei dirgli che dovrebbe ringraziare che ha meno da fare, ma non penso funzionerebbe.
Mia sorella lavora tutti giorni, sabati e domenica compresi, dalle 9:30 alle 20:00, a volte nemmeno torna per pranzo. A libero solo il giovedì, a volte anche un pomeriggio a caso, ma non sempre. Mio padre lavora la notte tutte le notti pure la domenica meno il mercoledì (tranne d'estate, quando lavora anche il mercoledì), 11-12 anche 13 ore di fila. Io sono all'università dalla mattina alla sera, oppure o da studiare per gli esami.
So di essere stronzo, ma tu, mamma, che non lavori, perchè non vuoi fare le faccende di casa ? Perchè ti arrabbi se quando siamo a casa ci riposiamo ?
Mia madre fa colazione, io mi alzo, alle 9 portiamo fuori il cane. Potrebbe essere una cosa tranquilla. Potrebbe. I cassonetti vicino casa sono stracolmi, qualcuno ha lasciato i sacchi della spazzatura fuori. Sono arrivati dei cani, li hanno rotti e rovesciato il contenuto per strada. Mia madre vuole telefonare agli spazzini. Mi lascia il cane, inizia a chiamare continuamente i numeri verdi sui cassonetti, non risponde nessuno. Vabbè. Continuiamo a passeggiare. Altri cassonetti. Guardo dentro, sono mezzi vuoti. Fuori c'è una televisione rotta e un mobile, sono li da almeno 6 anni, visto che sono sulla strada che facevo per andare a prendere l'autobus in prima liceo, ed erano già lì. Mia madre rifà gli stessi numeri. Nulla, si arrabbia, dice che vuole chiamare Striscia, il Gabibbo...
Continuiamo. Andiamo a zig zag. Sembra tranquilla. Poi inizia a inveire a casaccio. Faccio finta di nulla, saliamo in casa. Lei lava il cane, mentre io preparo le sue crocchette. Finalmente riesco a fare colazione, sono le 10:10. L'unica cosa che deve fare mia madre è portare dei soldi in banca e incontrare una sua amica vicino casa alle 12. Inizia a urlare, che camera mia è un disastro, che non facciamo nulla, che quando aveva 2 anni suo madre l'aveva picchiata, che a 14 suo padre l'aveva insultata...Non so che fare, se mi vede mettere a posto, s'incazza, dice che tanto lo fa lei dopo. Mi aggiro per casa, memorizzo quello che devo fare appena lei se na va. Un pò di cose le sistemo...Che ci fa la spazzola del cane, il termometro e un pacco di cicche vuote sul tavolo della sala ? Mah...Sento che fa rumore nel bagno...Per un attimo penso che lo polusce. In realtà ha rovesciato un vaso, uno di quelli pieni di sassi di vetro colorati. Perchè mia mamma, quando gli girano, rompe. Ma rompe in senso letterale. Non come nei film (o forse nei cartoni...?) che le donne isteriche tirano i piatti...Lei semplicemente dove passa urta, e spesso apposta, di rabbia, e poi spacca. La famosa ciotola era una metafora, ma una ciotola vera la rotta. Ha pure rotto un mio portapenne, la fatto cadere dal mobile, e la pure calciato. E' pieno di liquido, è crepato e perde. La ciotola l'ho incollata, anche se un pò di pezzi mancano. Il portapenne lo spalmato di UHU, con un vecchio pennello, le crepe sono chiuse, tiene, ma ha perso molto liquido. Stamattina ha pure rotto una tazza di mia sorella. Lei ci teneva dei fiori di legno, era bella. L'ho reincollata, ma una parte è sbriciolata, non riparabile. Mia sorella s'incazzerà come una iena, dovevo buttarla via. Mia madre si veste, intanto mi fa cercare un negozio in città che venda roba della GAS, deve comprarsi una cintura. Nulla, stupida marca, mi viene fuori di tutto, cerco '"abbigliamento+gas+nomecittà", mi viene fuori un idraulico, uno che vende auto a metano e la società del gas. Fanculo Google. Vado in bagno. Faccio quello che devo fare. Guardo, non ha un bel colore. Mi pulisco. Sangue. Sono già due giorni. Non dico nulla a nessuno, sono già fuori di testa di loro, quando si calmeranno magari li informo. Mamma esce, mi dice che non c'è la con me, e che oggi andremo in città. Terrore. Dove andremo ? Appeno sento partire il motorino, via. Sono le 11:10. Mi fiondo in cucina. Vuoto la lavastoglie, la riempio di roba sporca. Tempo 7 minuti, di cui 2 per scrostare un mestolo sporco di pesto. Il pesto secco è una brutta bestia, sappiatelo. Poi in sala, pulisco il tavolo, tolgo la roba che mio padre ha lasciato in giro. Cazzo, dopo 30 anni di matrimonio, ancora non capisce il minimo. Lascia le tazze in giro, le lattine di birra vuote sui mobili, la schiuma da barba sul lavandino. Su questo mia mamma ha ragione, sono delle cazzate che potrebbe anche pensarci lui...Vedo la sega sul mobile. E' lì da una settimana. Sabato l'aveva rimessa a posto, guardacaso gli serviva proprio quel giorno. Ha segato i rami morti del tronchetto (dannata neve...). Ma poi è finito lì. Ha lasciato il sacco pesantissimo sul terrazzo, terra e pezzi di foglie in giro. Prendo l'aspirapolvere, pulisco meglio che posso. Ci vorrebbe lo straccio bollente, diamine. Nascondo il sacco, dirò oggi a mio padre di portarlo fuori. Vado in camera mia, la pulisco e la riordino. Orologio. Sono le 11:40. Dò la velina per terra in sala. Ci sono dei gatti di polvere talmente grossi che mi tocca prenderli in mano. Schifo. Ho tempo, mia madre non tornerà in casa, andrà direttamente dalla sua amica. Lavo le caffettiere, pulisco il tavolo, pulisco il lavandino. Tanto mia madre non si accorge di nulla. Evidentemente, pensa che in casa, i vetri, gli specchi, il televisore si spolverino in automatico, che i vestiti che lascia in giro tornino a posto camminando, che il cane si riempia la ciotola dell'acqua da solo o che il sacco della spazzatura pieno magicamente si trasforma in uno vuoto, e tante altre cose che da per scontate. Cazzo, faccio la metà delle cose che fai tu, eppure manco te ne accorgi.
Non perchè mi piace la casa pulita, ma solo per non farti incazzare.
Chiamo mio padre. Dice che oggi la mamma vuole portarmi alla mostra in città. Cazzo, cazzo, cazzo. Mia sorella aveva preso il pomeriggio libero apposta domani. Mia madre non verrà mai con mia sorella, e non vorrà che ci vado due volte. Se non vado con lei, si offenderà a morte. Farò uno sforzo, scusami sorella, mi tocca andare con mamma, che magari si calma. Mi guardo in giro. cosa faccio ? Ormai sono le 12:30. Aggiorno il mio blog.

C.

domenica 14 marzo 2010

Voglia di sorridere

Se questo blog vi deprime (è solo in quarto post, ma non si sa mai...), potete fare un giretto nell'Angolo delle vacuità. Questo nuovo spazio è nato per parlare il più possibile di cose simpatiche e leggere, e perchè no, anche un pò vacue.

Continuerò a scrivere qui i miei pensieri sulla mia vita.

C.

La puzza

Puzzo. Sia chiaro, sono sempre stato una persona pulita, per quanto maschio e ancora per poco adolescente, ho sempre avuto una certa igiene. Mi lavavo i capelli anche una volta al giorno, d'estate una doccia al giorno, d'inverno magari ogni due. Ma comunque mi piaceva essere pulito. Non è così quando sto male, fisicamente o solo nella testa. C sono persone che smettono di mangiare, altri magari bevono, o stanno sempre a letto...Io semplicemente quando sto male non mi lavo. Stamattina mi sono guardato allo specchio. E' passata una settimana, ho i capelli unti, l'olio mi cola sulla fronte. Mi puzzano i piedi, e avrei bisogno di una pulita generale. Ieri, dopo 5 giorni, avevo ceduto almeno sul farmi la barba e sulle ascelle. Uno potrebbe dire, embè ? E' solo una settimana...Una settimana con addosso gli stessi vestiti, quasi sempre nel letto a sudare...Sì, puzzo. La mia è una protesta silenziosa, un rifiuto al cambiamento, mi laverò quando tutto tornerà come prima. Non posso piangere, non perchè sono un "uomo" o ho 20 anni, ma perchè non mi è concesso in questa casa, sembra che non ho diritto di piangere o di stare male. Allora non mi lavo. La mia pelle puzza, tanto. Spero prima o poi che mia madre se ne accorga...Almeno così per una volta quello che gli uscirà dalla bocca non sarà una bestemmia, un urlo, un insulto verso qualcosa di lontano e passato, o verso mio padre. Ma sarà un semplice "lavati". Dimostrerebbe che ancora qualcosa di me gli frega, che esiste ancora qualcosa oltre a lei e alle sue ossessioni. Forse mi laverò i capelli, iniziano a darmi fastidio. Ma la mia pelle continuerà a puzzare.

C.