lunedì 15 marzo 2010

Lunedì mattina

Oggi sarei dovuto tornare all'università...In realtà non avevo voglia di lasciare mia madre da sola, mi è venuto in aiuto il fatto che le lezioni di oggi sono state annullate, avrei solo un ora. Che diamine, ci metto, andata e ritorno, tre ore, cosa vado a fare per un ora di lezione ? Sto a casa. Apro gli occhi alle 8, tutto fa silenzio, il cane russa. Mia sorella si sveglia alle 8:30, mia madre alle 8:40. Urla. Mia sorella ha fatto la lavatrice del nero, e non ha lavato il suo body. Cavolo. Fino a 7 anni fa, mia madre era incazzata perchè mia sorella non faceva nulla. Poi mia sorella, stufa, ha iniziato a lavarsi e stirarsi la sua roba. Davvero, mia madre non gli ha più lavato un calzino. Solo una volta gli ha chiesto di lavargli la divisa che non aveva tempo (apriti cielo...). Allora da 7 anni mia madre è incazzata perchè mia sorella lava e stira solo la sua di roba...Vorrei dirgli che dovrebbe ringraziare che ha meno da fare, ma non penso funzionerebbe.
Mia sorella lavora tutti giorni, sabati e domenica compresi, dalle 9:30 alle 20:00, a volte nemmeno torna per pranzo. A libero solo il giovedì, a volte anche un pomeriggio a caso, ma non sempre. Mio padre lavora la notte tutte le notti pure la domenica meno il mercoledì (tranne d'estate, quando lavora anche il mercoledì), 11-12 anche 13 ore di fila. Io sono all'università dalla mattina alla sera, oppure o da studiare per gli esami.
So di essere stronzo, ma tu, mamma, che non lavori, perchè non vuoi fare le faccende di casa ? Perchè ti arrabbi se quando siamo a casa ci riposiamo ?
Mia madre fa colazione, io mi alzo, alle 9 portiamo fuori il cane. Potrebbe essere una cosa tranquilla. Potrebbe. I cassonetti vicino casa sono stracolmi, qualcuno ha lasciato i sacchi della spazzatura fuori. Sono arrivati dei cani, li hanno rotti e rovesciato il contenuto per strada. Mia madre vuole telefonare agli spazzini. Mi lascia il cane, inizia a chiamare continuamente i numeri verdi sui cassonetti, non risponde nessuno. Vabbè. Continuiamo a passeggiare. Altri cassonetti. Guardo dentro, sono mezzi vuoti. Fuori c'è una televisione rotta e un mobile, sono li da almeno 6 anni, visto che sono sulla strada che facevo per andare a prendere l'autobus in prima liceo, ed erano già lì. Mia madre rifà gli stessi numeri. Nulla, si arrabbia, dice che vuole chiamare Striscia, il Gabibbo...
Continuiamo. Andiamo a zig zag. Sembra tranquilla. Poi inizia a inveire a casaccio. Faccio finta di nulla, saliamo in casa. Lei lava il cane, mentre io preparo le sue crocchette. Finalmente riesco a fare colazione, sono le 10:10. L'unica cosa che deve fare mia madre è portare dei soldi in banca e incontrare una sua amica vicino casa alle 12. Inizia a urlare, che camera mia è un disastro, che non facciamo nulla, che quando aveva 2 anni suo madre l'aveva picchiata, che a 14 suo padre l'aveva insultata...Non so che fare, se mi vede mettere a posto, s'incazza, dice che tanto lo fa lei dopo. Mi aggiro per casa, memorizzo quello che devo fare appena lei se na va. Un pò di cose le sistemo...Che ci fa la spazzola del cane, il termometro e un pacco di cicche vuote sul tavolo della sala ? Mah...Sento che fa rumore nel bagno...Per un attimo penso che lo polusce. In realtà ha rovesciato un vaso, uno di quelli pieni di sassi di vetro colorati. Perchè mia mamma, quando gli girano, rompe. Ma rompe in senso letterale. Non come nei film (o forse nei cartoni...?) che le donne isteriche tirano i piatti...Lei semplicemente dove passa urta, e spesso apposta, di rabbia, e poi spacca. La famosa ciotola era una metafora, ma una ciotola vera la rotta. Ha pure rotto un mio portapenne, la fatto cadere dal mobile, e la pure calciato. E' pieno di liquido, è crepato e perde. La ciotola l'ho incollata, anche se un pò di pezzi mancano. Il portapenne lo spalmato di UHU, con un vecchio pennello, le crepe sono chiuse, tiene, ma ha perso molto liquido. Stamattina ha pure rotto una tazza di mia sorella. Lei ci teneva dei fiori di legno, era bella. L'ho reincollata, ma una parte è sbriciolata, non riparabile. Mia sorella s'incazzerà come una iena, dovevo buttarla via. Mia madre si veste, intanto mi fa cercare un negozio in città che venda roba della GAS, deve comprarsi una cintura. Nulla, stupida marca, mi viene fuori di tutto, cerco '"abbigliamento+gas+nomecittà", mi viene fuori un idraulico, uno che vende auto a metano e la società del gas. Fanculo Google. Vado in bagno. Faccio quello che devo fare. Guardo, non ha un bel colore. Mi pulisco. Sangue. Sono già due giorni. Non dico nulla a nessuno, sono già fuori di testa di loro, quando si calmeranno magari li informo. Mamma esce, mi dice che non c'è la con me, e che oggi andremo in città. Terrore. Dove andremo ? Appeno sento partire il motorino, via. Sono le 11:10. Mi fiondo in cucina. Vuoto la lavastoglie, la riempio di roba sporca. Tempo 7 minuti, di cui 2 per scrostare un mestolo sporco di pesto. Il pesto secco è una brutta bestia, sappiatelo. Poi in sala, pulisco il tavolo, tolgo la roba che mio padre ha lasciato in giro. Cazzo, dopo 30 anni di matrimonio, ancora non capisce il minimo. Lascia le tazze in giro, le lattine di birra vuote sui mobili, la schiuma da barba sul lavandino. Su questo mia mamma ha ragione, sono delle cazzate che potrebbe anche pensarci lui...Vedo la sega sul mobile. E' lì da una settimana. Sabato l'aveva rimessa a posto, guardacaso gli serviva proprio quel giorno. Ha segato i rami morti del tronchetto (dannata neve...). Ma poi è finito lì. Ha lasciato il sacco pesantissimo sul terrazzo, terra e pezzi di foglie in giro. Prendo l'aspirapolvere, pulisco meglio che posso. Ci vorrebbe lo straccio bollente, diamine. Nascondo il sacco, dirò oggi a mio padre di portarlo fuori. Vado in camera mia, la pulisco e la riordino. Orologio. Sono le 11:40. Dò la velina per terra in sala. Ci sono dei gatti di polvere talmente grossi che mi tocca prenderli in mano. Schifo. Ho tempo, mia madre non tornerà in casa, andrà direttamente dalla sua amica. Lavo le caffettiere, pulisco il tavolo, pulisco il lavandino. Tanto mia madre non si accorge di nulla. Evidentemente, pensa che in casa, i vetri, gli specchi, il televisore si spolverino in automatico, che i vestiti che lascia in giro tornino a posto camminando, che il cane si riempia la ciotola dell'acqua da solo o che il sacco della spazzatura pieno magicamente si trasforma in uno vuoto, e tante altre cose che da per scontate. Cazzo, faccio la metà delle cose che fai tu, eppure manco te ne accorgi.
Non perchè mi piace la casa pulita, ma solo per non farti incazzare.
Chiamo mio padre. Dice che oggi la mamma vuole portarmi alla mostra in città. Cazzo, cazzo, cazzo. Mia sorella aveva preso il pomeriggio libero apposta domani. Mia madre non verrà mai con mia sorella, e non vorrà che ci vado due volte. Se non vado con lei, si offenderà a morte. Farò uno sforzo, scusami sorella, mi tocca andare con mamma, che magari si calma. Mi guardo in giro. cosa faccio ? Ormai sono le 12:30. Aggiorno il mio blog.

C.

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